Prime indicazioni per la ripresa della vita delle comunità cristiane


Con una lettera del Vicario generale rivolta ai parroci, anche la Diocesi di Vicenza inizia a pensare alla cosiddetta “fase 2” per la ripresa della vita delle Comunità cristiane dopo il blocco totale che ha caratterizzato gli ultimi due mesi. In attesa delle Indicazioni del Governo alla Conferenza Episcopale Italiana (attese a giorni), ecco alcune prime indicazioni liturgiche e pastorali. 

Carissimi confratelli,

                         Un caro saluto a tutti voi e un ricordo per ciascuno. Le Celebrazioni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale sono passate, con un certo disagio e sofferenza per non aver potuto celebrarle con le comunità e nella ricchezza di riti come d’abitudine. Questa situazione in cui ci siamo trovati, non voluta, diventa una grande occasione per riflettere e per interrogarci sui nodi di fondo della nostra vita di preti, delle comunità cristiane e della gente. Fino a questo momento, ringraziando Dio, per i nostri preti non ci sono stati problemi di salute legati alla pandemia, se non limitati. Sappiamo che in altre diocesi, soprattutto lombarde, non è stato così, per questo siamo vicini a loro nella preghiera e nella solidarietà fraterna. Anche i nostri preti fidei donum stanno bene e nelle loro comunità, finora, non ci sono gravi problemi, grazie a Dio.

Penso che tutti ci stiamo chiedendo: “E adesso cosa facciamo? Come si continua? Quali prospettive?” In attesa di comprendere come evolve la situazione della pandemia e dei chiarimenti tra la CEI e il Governo, a nome del Vescovo, vi comunico alcune indicazioni per il nostro servizio pastorale:

 1. La Celebrazione del Sacramento della Confermazione dei ragazzi nelle diverse unità pastorali e anche quella degli adulti è sospesa e rinviata al nuovo anno pastorale, quindi a partire da settembre 2020, se sarà possibile.

 2. Le Celebrazioni del Battesimo Comunitariodella Messa di Prima Comunione, e del Sacramento della Prima Confessione sono pure rinviate all’anno pastorale nuovo.

 3. La Celebrazione del Sacramento del Matrimonio attualmente è possibile sono con la presenza dei nubendi e dei testimoni. Non sappiamo quali indicazioni avremo dopo il 4 maggio 2020. Per i fidanzati, che preferiscono rinviare la celebrazione nei prossimi mesi, offriamo la possibilità di celebrare anche di domenica, al di fuori della S. Messa della Comunità, in deroga alle indicazioni della Diocesi al riguardo, fino alla fine dell’anno 2020. Per quanto riguarda la validità delle istruttorie matrimoniali già completate, si derogherà al termine previsto dei sei mesi, secondo indicazioni che verranno fornite dalla Cancelleria Vescovile.

 4. Per il rito di Commiato dei defunti, rimane in vigore l’obbligo di fare la sola preghiera e la benedizione della salma in cimitero in occasione della sepoltura e all’obitorio prima della cremazione. Si sollecitino le imprese funebri e i familiari dei defunti, ad avvertirvi della morte delle persone per permettere anche alla Comunità Cristiana, rappresentata da voi, di essere presente spiritualmente al momento del Commiato.

5. La situazione economica nelle famiglie, nelle nostre Comunità cristiane, nelle Scuole dell’Infanzia, nelle varie Caritas locali si sta aggravando e sta diventando un’emergenza seria per tutti. Il Vescovo prevede a breve una consultazione dei suoi Consigli per cercare di reperire e poi destinare, con l’aiuto della CEI, della Caritas diocesana e della FISM, sostegni economici concreti.
6. Non possiamo dimenticare i progetti di solidarietà quaresimale che avevamo già programmato. L’ufficio Missionario sta valutando cosa sia possibile fare, confidando anche nel contributo personale di noi preti e di tutte le persone che hanno disponibilità economiche.

7. A proposito delle attività estive con i ragazzi (GREST, campi-scuola…) è difficile dare indicazioni precise perché “la Segreteria Generale CEI ha incontrato sia al Viminale come al Comitato Scientifico una ferma posizione, alla luce della convinzione che a luglio non vi saranno ancora le necessarie condizioni di sicurezza.” (Brevi note della Segreteria Generale CEI, 13-19 aprile 2020)

 Comprendiamo la vostra preoccupazione per tutto questo e la condividiamo. Non appena avremo nuove indicazioni ve le comunicheremo. Tenete conto delle disposizioni fornite, in precedenza, dalla CEI per quanto riguarda la gestione dei mutui e del personale dipendente. C’è bisogno di grande solidarietà, ma anche di grande chiarezza e trasparenza nel gestire questo momento di difficoltà economica. In questi giorni abbiamo fatto esperienza che la preghiera è capace di farci vivere e sentire in comunione fraterna tra di noi e con il Signore, anche al di là della presenza fisica, allora continuiamo a sostenerci con questa forza di comunione spirituale e di orazione. Conserviamo un ricordo particolare di preghiera per la salute dei nostri preti, in particolare di alcuni, e anche per quelle realtà che più sono esposte al contagio e sono fragili, come le Case di riposo, le Comunità di accoglienza di disabili e le persone senza fissa dimora.          

            La Pasqua, che stiamo ancora celebrando in queste settimane, ci garantisce che “La speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.” (Rm 5,5).

 Restando in attesa di ulteriori e più complete indicazioni, vi saluto con gratitudine e riconoscenza.

                                                                                             Il Vicario Generale

Mons. Lorenzo Zaupa