Emergenza Coronavirus: indicazioni della Diocesi


AGGIORNAMENTO DEL 2 APRILE 2020: Tutte le disposizioni sotto indicate rimangono in vigore sino a nuova comunicazione.

Scarica le disposizioni del 2 aprile 2020:

http://www.diocesi.vicenza.it/pls/vicenza/v3_s2ew_consultazione.redir_allegati_doc?p_id_pagina=7420&p_id_allegato=15176


Disposizioni del 10 marzo 2020

 A seguito di quanto stabilito con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, fino alle ore 24.00 di venerdì 3 aprile 2020 per l’intero territorio della Diocesi di Vicenza dispongo le seguenti variazioni rispetto a quanto stabilito con decreto del 9 marzo 2020 (Prot. Gen. 63/2020):

 1.               Sono sospese tutte le riunioni di organismi, equipe, commissioni, ecc., a meno che non siano svolte attraverso i social media.

 2.               I centri parrocchiali, gli oratori e i patronati rimangano chiusi.

 3.              Per le attività delle società e associazioni sportive e per i bar, presenti nelle nostre strutture, ci si attenga esattamente a quanto stabilito dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 (si veda, in particolare, l’art. 1.1 lettere d, g, n, o).

 4.               È sospesa la vita comunitaria del Seminario Maggiore e Minore.

 5.               Nel periodo indicato la Curia diocesana rimarrà aperta, tuttavia sarà possibile accedere agli uffici solo previo appuntamento.

AGGIORNAMENTO: in data 13 marzo 2020 il Vescovo ha decretato la chiusura di tutti gli uffici di Curia dal 16 al 25 marzo. 

Scarica la lettera del Vescovo 13 marzo 2020

Vicenza, dalla Curia diocesana, 10 marzo 2020


Emergenza coronavirus: disposizioni della Diocesi di Vicenza

valide dal 9 marzo al 3 aprile 2020

A seguito di quanto stabilito con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 (di seguito “Decreto”), fino alle ore 24.00 di venerdì 3 aprile 2020, in comunione con i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto, per la Diocesi di Vicenza dispongo quanto segue:

  1. Si eviti ogni assembramento di persone, e si rispetti sempre il criterio di garantire non meno di un metro di distanza fra le persone, ai sensi dell’Allegato 1 lettera d) del Decreto
  2. Si tengano aperti i luoghi di culto, senza organizzarvi alcun tipo di celebrazione religiosa e a condizione di adottare misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui al n. 1; si mantenga il suono delle campane, secondo le norme diocesane, omettendo i segnali delle celebrazioni e conservando in particolare l’Angelus al mattino, a mezzogiorno e alla sera; venga tolta l’acqua benedetta dalle acquasantiere e si garantisca una pulizia adeguata degli ambienti.
  3. Restano sospese tutte le celebrazioni religiose aperte ai fedeli (Messe feriali e festive; sacramenti, inclusi battesimi, prime confessioni, cresime e prime comunioni; sacramentali, liturgie e pie devozioni, quali la Via Crucis e quant’altro), comprese quelle funebri:
    • nell’impossibilità di adempiere al precetto festivo, ai sensi del can. 1248 § 2, i fedeli dedichino un tempo conveniente all’ascolto della Parola di Dio, alla preghiera e alla carità; possono essere d’aiuto anche le celebrazioni trasmesse tramite radio, televisione e in streaming, nonché i sussidi offerti dalle Diocesi;
    • nell’impossibilità di ogni celebrazione esequiale, è consentita la sola benedizione della salma in cimitero, in occasione della sepoltura, o all’obitorio, prima della cremazione, rispettando le condizioni di cui al n. 1; (vedi sussidi diocesani)
    • i matrimoni sono consentiti senza solennità, a condizione che si chiuda il luogo della celebrazione, presenti i soli testimoni, rispettando le condizioni di cui al n. 1;
    •  il sacramento della penitenza può essere celebrato nella sola forma del “Rito per la riconciliazione dei singoli penitenti”, rispettando le condizioni di cui al n. 1.
  4. Rimangano sospesi gli incontri del catechismo nonché le attività formative e ludiche di patronati e oratori, incluse le uscite, i ritiri e quant’altro (come per le scuole).
  5. I centri parrocchiali, gli oratori e i patronati della Provincia di Padova rimangano chiusi.( dal 10 marzo questo divieto è esteso a tutto il territorio della diocesi )
  6. Per le attività delle società e associazioni sportive e per i bar ci si attenga esattamente a quanto stabilito dal Decreto (si vedano, in particolare, l’art. 2.1 lettera g e l’art. 1.1 lettere d, g, n, o per la Provincia di Padova).
  7. Rimangono sospese feste, sagre parrocchiali, concerti, serate culturali, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e quant’altro.
  8. Rimangono sospese le attività formative e le riunioni promosse dai diversi uffici diocesani, da Villa San Carlo, dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose, dalle Scuole di Formazione Teologica e dall’Istituto Diocesano di Musica Sacra e Liturgica.
  9. Sono chiusi i musei, le biblioteche, gli archivi e gli altri istituti e luoghi della cultura.
  10. Resta sospesa la visita per la benedizione annuale delle famiglie; rimane invece possibile visitare i malati gravi per offrire loro conforto spirituale e, se del caso, l’unzione degli infermi e il viatico.
  11. Nelle parrocchie in Provincia di Padova vanno evitate tutte le riunioni di organismi, equipe, commissioni, ecc., a meno che non siano svolte attraverso i social media.
  12. Le attività caritative possono continuare solo alle seguenti condizioni (vedi specifiche disposizioni Caritas)
    • I centri d’ascolto e gli altri servizi di Caritas diocesane e parrocchiali e realtà affini, garantendo le condizioni stabilite al n. 1;
    • Le mense dei poveri, garantendo le condizioni di cui al n. 1, altrimenti distribuendo cestini con i pasti che non potranno però essere consumati all’interno delle strutture;
    • Nei dormitori, garantendo le condizioni di cui al n. 1, altrimenti attraverso un presidio sanitario assicurato dalla competente autorità pubblica.

 Si confida che anche questo tempo diventi occasione propizia per accrescere in tutti l’impegno pastorale e civico, il senso di carità e solidarietà tra le persone e le comunità, e si esprime riconoscenza a tutti coloro che sono più direttamente coinvolti nell’aiutarci ad affrontare l’attuale emergenza.

  Vicenza, dalla Curia diocesana, 9 marzo 2020

 + Beniamino Pizziol

Vescovo di Vicenza

Sac. Enrico Massignani

Cancelliere vescovile

Si ricorda che su indicazione del Vescovo le celebrazioni comunitarie dei sacramenti del Battesimo, della Prima Riconciliazione, della Cresima e della Prima Comunione sono sospese in ogni caso fino a Pasqua.